il Partito delle Donne
Su dodici parlamentari italiani solo quattro sono donne. Su dodici elettori ovviamente sei sono donne. Quindi due donne italiane su sei votano per degli uomini. Perché? Sono forse plagiate? Se sì, perché?
E se le donne iniziassero a votare per se stesse? Se tutte le donne lo facessero, il Parlamento sarebbe costituito da una metà di donne e dall'altra di uomini. Sarebbe migliore? Ne varrebbe la pena? La collaborazione tra i due sessi aumenterebbe?
links
parlamentari
    Persone a cui diamo la possibilità di decidere per noi su quali binari può scorrere la nostra vita.
    Siamo i loro datori di lavoro perché sono alle nostre dipendenze. La democrazia ci permette di scegliere chi vogliamo pur con tutte le limitazioni che cercano sempre di imporci. Il nostro voto è l'arma più potente che abbiamo comunque a disposizione. Possiamo sempre scegliere chi preferiamo o cambiarli se non mantengono le nostre aspettative (se così non fosse, non sarebbe democrazia cioè governo del popolo).
    Noi elettori a nostra volta siamo divisi in due soli sessi (consideriamo qui solamente il punto di vista anatomico) e la percentuale tra donne e uomini (almeno in Italia) è circa metà e metà (il “circa” terrebbe conto della leggera superiorità numerica delle donne ma possiamo tranquillamente accontentarci della metà esatta). La logica e quindi il maggior vantaggio per tutti ci chiederebbero di verificare che la percentuale metà e metà fra donne e uomini presente tra gli elettori venga riprodotta tra i parlamentari ed a maggior ragione tra i candidati.
    La collaborazione paritetica tra due entità in effetti ha sempre prodotto (per entrambe) risultati migliori del sopruso di una sull'altra. Quando una delle due entità infatti sfrutta una posizione di privilegio ottenuta storicamente, la parte sottomessa, anche se non riesce a smettere di essere tale, cercherà sempre di boicottare l'attività dell'altra dalla quale non si sentirà compresa od anche solo soddisfatta. Se invece i due sessi collaborassero tra loro in maniera paritetica (metà e metà), il rendimento totale di questa collaborazione, insieme alla dimostrazione di intelligenza, sarebbe senz'altro superiore.
uomini
    In generale (salve quindi le eccezioni costituite da quegli uomini che capiscono che la situazione migliore tra i due sessi si ottiene collaborando pariteticamente cioè metà e metà) abusano inconsapevolmente delle donne convincendole a comportarsi a favore loro (degli uomini) mentre contemporaneamente sono totalmente convinti che queste siano libere di agire con la massima autonomia. In realtà compiono su loro molti abusi e quasi sempre non ne sono neanche consapevoli.
    Il capostipite dei soprusi degli uomini sulle donne è sotto gli occhi di tutti: l'altezza e la forza fisica delle donne. In media la donna è più bassa e più debole dell'uomo. Non a caso lo stupro è compiuto solitamente dall'uomo sulla donna e non viceversa: lei non avrebbe la forza per trattenerlo. Questa superiorità non è naturale ma artificiale cioè creata dall'uomo. Quest'ultimo non ha trovato alcuna difficoltà: per evitare che la donna da lui scelta per procreare dei figli non lo accettasse, ne sceglieva una più debole di lui in modo da poterla sottomettere più agevolmente per imporle il proprio seme. Il contrario invece era ovviamente un pochino più complicato: la donna che voleva un uomo che non la accettava, trovava un po' di difficoltà a ottenere il suo seme visto che per averlo doveva ottenere comunque la sua erezione, per non parlare dell'eiaculazione. In ogni caso il tempo che mediamente serviva ad una donna per farsi fecondare con la violenza da un uomo era certo superiore al tempo necessario ad un uomo per fecondare con la violenza una donna (dopotutto l'uomo poteva presentarsi già in erezione). Era, quindi, una semplice questione statistica: l’uomo aveva più probabilità, rispetto alla donna, di riuscire a realizzare una discendenza con la persona desiderata. Le decisioni sulla riproduzione non erano quindi più in equilibrio fra i due sessi bensì sbilanciate a favore dell’uomo. Dopo qualche centinaia di migliaia di anni la differenza somatica è diventata genetica come quella che oggi chiamiamo selezione artificiale, la stessa dei cani, dei cavalli, delle rose.
    Ma di soprusi cioè di sbilanciamenti a favore dell’uomo oggigiorno ce ne sono altri ancora. Per esempio:
- la donna quando si sposa perde il proprio cognome e non può trasmetterlo ai figli (mentre trasmette i mitocondri)
- la maggioranza dei ginecologhi è costituita da uomini (chi non prova le mestruazioni non può capire che cosa significhino mentre in pratica non esistono androloghe cioè donne che si occupano dell’apparato genitale maschile)
- solo gli uomini dichiarano le guerre e le portano avanti
- solo gli uomini sostengono le religioni
- la causa principale di morte non naturale delle donne è costituita dalla violenza fisica perpetrata da uomini
- metà delle donne assassinate lo è da parte del proprio compagno
- una donna su cinque riceve abusi o maltrattamenti in famiglia ma di queste solo una su venti sporge denuncia (probabilmente perché sa che si troverà ad aver a che fare con poliziotti e giudici solitamente maschi)
- a parità di mansione la donna percepisce una remunerazione mediamente inferiore di un quarto rispetto a quella dell'uomo
- la percentuale dei lavori a tempo parziale tra le donne è cinque volte quella degli uomini
plagio (violenza psichica nascosta)
    Nell'antica Roma un padrone plagiava un uomo libero persuadendolo che con lui avrebbe vissuto una vita migliore di quella che stava vivendo; il plagiato si convinceva ed iniziava a servirlo come schiavo.
    Oggigiorno una persona plagia un'altra persona secondo lo stesso schema: il plagiatore persuade il plagiato che a stare con lui vivrà una vita migliore; il plagiato si convince ed inizia a servirlo come uno schiavo. Viene così però ad essere impedita la vera collaborazione quella cioè basata sul rispetto reciproco e soprattutto sulla cooperazione paritetica (metà e metà).
    Il plagiatore poi può in effetti estendere ad altre persone il concetto di plagio; in generale infatti ovunque ci sia la necessità di condurre un gruppo di persone verso la stessa direzione, lo stesso scopo oppure solo lo stesso comportamento il plagio può essere usato per mettere da parte le considerazioni specifiche delle singole persone.
    Tecnicamente il plagio è una sottomissione psichica imposta in modo così nascosto da persuadere la persona sottomessa che non lo è affatto. Chi viene plagiato si comporta in modo dannoso a se stesso ma utile a chi plagia rimanendo però con la convinzione di comportarsi liberamente, senza costrizioni o comunque giustificando il proprio plagiatore. Chi plagia invece è talmente abituato a farlo (e soprattutto in compagnia di tanti plagiatori simili a lui) da non accorgersene neanche: ritiene di essere nel giusto e comunque invoca la tradizione, l'educazione, la religione oppure delle fantomatiche regole sociali che vanno comunque rispettate. Si ritiene assolto quindi da qualunque addebito. Anzi spesso semplicemente ti risponde di non capire di che cosa tu stia parlando.
    Finisce quindi che plagiato e plagiatore sono entrambi in buona fede: il primo ritiene di avere ancora la propria libertà di agire e comunque assolve il plagiatore (chiunque ritenga che sia); il secondo non si accorge del danno che procura e comunque ne addebita la colpa alla società. Diventa quindi estremamente arduo mettere in discussione le loro convinzioni per portarli verso la consapevolezza che la collaborazione migliore è sempre paritetica cioè metà e metà. Il plagio rimane in effetti praticamente impossibile da dimostrare visto che per sua stessa natura è sempre nascosto e quindi invisibile (se non lo fosse, non sarebbe plagio). Alla fine la persona accusata di plagio finisce per non capire in che cosa consista l'imputazione e si ribella alla presunta persecuzione dell'accusatore. Quest'ultimo viene sospinto verso l'uso del plagio per cambiare il comportamento del plagiato o del plagiatore oppure di entrambi visto che il ragionamento non sembra sortire effetto. In questo serpente che si morde la coda il plagio riesce a resistere e sopravvivere senza farsi scoprire da chi lo perpetra a scorno di chi lo vede ma non riesce a portarlo alla luce.
    Incidentalmente la Corte Costituzionale Italiana, composta allora da quindici uomini (oggi quattordici uomini e una donna), ha rimosso dal 1981 il reato di plagio a tutto vantaggio dei plagiatori.
mitocondri
    I mitocondri sono organuli presenti nelle cellule del corpo umano e servono a vari scopi; tra essi: produrre energia, regolare l'apoptosi cioè la morte programmata delle cellule, regolare il ciclo cellulare, sintetizzare il colesterolo ed altri ancora. Il loro DNA viene ereditato per via matrilineare; se, per esempio, la madre è affetta da una malattia a trasmissione mitocondriale, la erediteranno tutti i figli, mentre se ne è affetto il padre, non la erediterà nessuno.
dimostrazione del plagio (violenza psichica nascosta)
    Dimostrare a plagiato e plagiatore che la collaborazione paritetica produce alla lunga e ad entrambi vantaggi maggiori di quelli immediati è molto difficile: rimettere in discussione un lungo passato fa nascere un'insicurezza faticosa da affrontare. Nuove informazioni hanno infatti l'onere di sembrare interessanti e soprattutto rassicuranti per poter essere anche solo prese in considerazione.
    Una procedura utile ad una migliore conoscenza reciproca consiste nell'analizzare i quattro indizi del plagio: amore, circoscrizione, ripetizione e sacrificio. Se la dimostrazione a plagiato o plagiatore non dovesse funzionare, potremmo sempre tentare di plagiarli usando il loro stesso metodo.
    Amore: produce gli effetti più potenti. Quando il plagiato viene dal plagiatore letteralmente inondato d'amore, messo al centro dell'interesse, coccolato, vezzeggiato, come può pensare di essere turlupinato, preso in giro, ingannato? E se il plagiato invece lo pensa, il plagiatore può sempre ricattarlo con la minaccia di non amarlo più. Ovviamente i dubbi del plagiato vengono fugati da diverse tattiche diversive tese a farglieli dimenticare in nome del senso di appartenenza al gruppo come per esempio anniversari, feste, ferie, svaghi, partiti, assemblee, associazioni, chiese, messe, predicazioni, etc.
    Circoscrizione: il plagiato può muoversi solo entro determinate limitazioni. Per evitare che il contatto con nuove persone o nuove realtà possano generargli dei dubbi gli vengono posti dei limiti solo entro i quali si può muovere; per es. il matrimonio, la famiglia, la chiesa, il partito, etc.
    Ripetizione: parole, comportamenti, situazioni continuamente ripetute inducono il plagiato ad autosuggestionarsi e quindi a pensare che il modo di vivere proposto da queste ripetizioni è il migliore possibile accettando concetti come comportamento famigliare, catechismo, orientamento politico, etc.
    Sacrificio: l'indebolimento del plagiato tramite vari sacrifici adatti allo scopo riduce le sue difese nei confronti del lavaggio del cervello a cui viene sottoposto.
uso ritorsivo del plagio (violenza psichica nascosta)
    In effetti la persona che constata un plagio si trova apparentemente con le mani legate: il plagiato non riconosce di esserlo e quindi non può assolutamente collaborare a liberarsene come pure il plagiatore che di solito non capisce proprio di che cosa viene accusato (anche se lo capisse, non gli converrebbe mai ammetterlo vista l'impunità in cui si trova).
    Un metodo efficace potrebbe essere la ritorsione: usare il plagio stesso come arma contro il plagio; il plagiato ne esce (sperabilmente) non perché lo capisce ma perché “plagiato” ad uscirne. Certo sarebbe preferibile fare appello alla sua capacità di ragionamento ma se i tentativi rimangono senza esito anche il plagio può essere usato (in fondo è il risultato che conta).
    Il metodo migliore per usare il plagio in questo caso è l'esempio: il plagiato vede la persona che gli parla di quelle cose strane ed incomprensibili vivere una vita, almeno in apparenza, più felice della propria e comincia a chiedersi, sperabilmente, se non ci sia anche per lui la possibilità di migliorare la propria forse passando proprio attraverso quelle cose strane ed incomprensibili che gli vengono continuamente ripetute.
    Quanto al plagiatore bisogna pur sempre prepararsi ad una sua eventuale vendetta: in fondo gli stiamo togliendo il pane quotidiano. Anche in questo caso il metodo usato con il plagiato può risultare efficace. La speranza è che constati, attraverso un miglior uso della propria intelligenza, che la collaborazione paritetica (metà e metà) con il plagiato sortisce in effetti dei risultati migliori del modo di vivere condotto fino a quel momento.
    Il paradosso di tutto quanto finisce per essere che, debellato il plagio, la miglior conoscenza reciproca all'interno del triangolo formato da plagiato, plagiatore e “scardinatore” produce effetti benefici per tutti e tre. Un classico caso di “investimento”: accetto uno svantaggio immediato per avere più avanti nel tempo un vantaggio maggiore.
gli uomini plagiano le donne
    Perché lo fanno? Ovviamente perché a loro torna utile. Ma qual'è l'utilità? Forse comandare le persone rende migliore la vita, almeno nell'immediato? E soprattutto quando è cominciata questa storia? Tutto risale a qualche centinaia di migliaia di anni fa quando le scimmie da cui discendiamo non avevano ancora iniziato a praticare l'agricoltura. Prima di allora non eravamo agricoltori stanziali ma raccoglitori nomadi e la famiglia nucleare era composta in modo diverso da oggi: madre e figli soltanto, nessun padre. Il motivo è semplice: quando la femmina era feconda, emanava un odore (l'estro) che induceva tutti i maschi che la incontravano a montarla per cui non le era possibile sapere a priori chi era il padre del nascituro (praticamente il concetto di padre non esisteva). La madre quindi allevava i piccoli senza il padre ma con l'aiuto di altre femmine che potremmo chiamare comari (la parola comare in effetti significa “insieme alla madre”). Queste comari potevano essere figlie già grandi (sorelle dei piccoli), sorelle della madre (zie dei piccoli) ed altre femmine ancora nullipare. Le comari servivano in effetti a due scopi: aiutare la madre nella crescita dei piccoli e imparare il compito di madre per quando lo sarebbero diventate esse stesse.
    Poi arrivò l'agricoltura: i nostri antenati scoprirono i cereali ed impararono a coltivarli diventando quindi stanziali. Ma chi lavorava la terra? Chi difendeva il raccolto? Le madri erano avvantaggiate sui maschi: avevano figli e comari che le aiutavano mentre i maschi dovevano assoldare altri maschi mercenari pagati con una parte del raccolto. I maschi pensarono, invece di cercare la collaborazione delle femmine, di “prendere moglie” cioè di cooptare una madre con figli e comari per risparmiare il soldo di mercenari leali solo fintanto che venivano remunerati.
    Ben presto il procedimento usato si cristallizzò: un maschio sceglieva una femmina più debole di lui in modo che qualunque reazione da parte di lei potesse essere stroncata senza troppa difficoltà. Per essere sicuro che i figli fossero veramente i propri (e quindi a lui fedeli) sceglieva una femmina vergine e dopo averla presa ne era geloso in modo che nessun altro la montasse; successivamente comandava la moglie ed educava i figli al proprio utile. Era nata la figura del padre, anzi del padre “padrone”. La ciliegina sulla torta fu la stigmatizzazione dei sessi: la donna doveva ricordare continuamente agli uomini ciò che era: una femmina venuta al mondo per servire il maschio.
femmina
La femmina, secondo il maschio, deve continuamente pensare in un modo peculiare e determinato dal proprio sesso e cioè  ricordare continuamente al maschio che il sesso con cui si trova al mondo le serve solo per servirlo. Infatti:
- è debole: può essere presa quando lui vuole (altezza media e quindi forza fisica inferiori), porta anelli alle dita, braccialetti ai polsi e catene al collo per ricordargli la propria schiavitù;
- è sempre eccitata sessualmente: gli zigomi sono arrossati (fard), le labbra sono arrossate (rossetto), gli occhi sono sgranati (rimmel nero sulle palpebre che contrasta con il bianco della sclera), le ciglia sbattono (rimmel per allungare le ciglia), i lobi delle orecchie sono ingrossati (orecchini);
- è infantile: non ha peli sia di natura (viso glabro) che artificialmente (gambe depilate, ascelle rasate, sopracciglia assottigliate e separate, labbro superiore rasato), ha il timbro vocale più alto;
- è adatta a procreare: le anche sono più aperte ed i glutei più grandi, le scarpe a tacco alto la costringono ad ancheggiare per mostrare la mobilità del proprio bacino (danza del ventre e ballo in genere), il seno prosperoso promette tanto latte materno, i capelli lunghi ricordano la fase litoranea (qualche milione di anni fa) quando il piccolo nell'acqua si aggrappava ai capelli della madre per non affogare quando doveva galleggiare.
    Ma, allora, le donne non hanno più speranza?  Certo che no!
speranza
    Certo che ci sono speranze! Basta votare soltanto per delle donne (cioè votare per il proprio sesso; come d'altronde fanno già gli uomini).
    Infatti quando tutte le donne voteranno per delle donne, il parlamento sarà costituito da una maggioranza assoluta di donne che potranno quindi, se e come lo vorrano, scegliere fra la vendetta e la collaborazione. Se prevarrà la vendetta, la donna “userà” gli uomini per farsi ingravidare da chi riterrà opportuno, anche più uomini nello stesso periodo, ma poi alleverà il proprio figlio da sola (una visitina a Propaganda spiegherà meglio questa situazione). Volendo, una prova di come lo stato di cose appena descritto sia “naturale” potrebbe risiedere nella presenza dei cosiddetti spermatozoi suicidi cioè dedicati esclusivamente a combattere quelli geneticamente diversi, provenienti quindi da altri maschi, per favorire la fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo più forte. Madre Natura, in altre parole, avrebbe già previsto il tentativo di fecondazione da parte di più maschi nello stesso momento e vorrebbe quindi favorire il più valido. Un'altra prova invece potrebbe consistere nell'assenza della barba nelle donne: il viso glabro servirebbe a farsi riconoscere dai figli mentre gli uomini non avrebbero questa necessità visto che l'educazione dei figli dovrebbe rimanere compito esclusivo delle donne.
   Se invece prevarrà la collaborazione (come molti maschi intelligenti in effetti desiderano), il matrimonio sarà sì sempre costituito da una donna ed un uomo ma questa volta senza prevaricazione: le decisioni verrano prese con la partecipazione di entrambi, metà e metà. Il vantaggio in questo caso sarà maggiore per entrambi; in altre parole il giovamento che l'uomo (inteso nel senso del maschio) ricava ora con la prevaricazione sulla donna è minore del giovamento che lo stesso uomo ricaverà a vivere con la donna che lo avrà accettato come marito una vita basata sulla collaborazione: i due sessi, in tutto ciò che i due coniugi dovranno fare, saranno sempre rappresentati metà e metà.
voto alle donne
Qualche donna potrebbe sollevare delle obbiezioni. Vediamone alcune e poi ognuno farà le proprie considerazioni:
- i candidati devono venir scelti a prescindere dal loro sesso (chissà perché, però, la percentuale delle donne tra i candidati è praticamente uguale a quella delle donne tra i parlamentari ...)
- gli uomini hanno più tempo per la politica (se però i mariti e le mogli condividessero in parti uguali il compito di accudire i figli, effettuare i lavori di casa, cucinare, etc., forse ...)
- gli uomini sono più adatti alla politica (se però alle donne venissero date le stesse opportunità che hanno gli uomini, forse ...)
- gli uomini hanno una tradizione politica più consolidata nel tempo (non è mai troppo tardi per tentare strade nuove però ...)
- gli uomini danno suggerimenti di voto che le donne non si sentono di non condividere (se però le donne votassero per chi ritengono opportuno e poi dicessero agli uomini di aver votato secondo i loro suggerimenti, forse ...)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
metà e metà: cioè l'utopia
    Il Parlamento costituito da metà donne e metà uomini; il Presidente della Repubblica ed il Capo del Governo entrambi a turni alterni: una volta una donna e la volta successivo un uomo. Allo stesso modo ministeri, regioni, provincie, comuni, circoscrizioni.
    I preti possono sposarsi ed essere donne; vescovi e cardinali metà donne e metà uomini. Il Papa anche lui una volta donna ed una volta uomo.
    I professori prima erano in prevalenza donne nelle scuole superiori e uomini nelle università: ora in entrambe metà e metà. Ovviamente presidi e rettori, prima quasi tutti maschi, ora anche loro metà e metà.
    Nei supermercati le cassiere erano tutte donne, mentre i magazzinieri ed i direttori tutti uomini. Una bella manipolazione e ora troviamo alle casse sia donne sia uomini; tutte le donne con le arti marziali alle spalle potranno mettere a posto la merce sugli scaffali.
    Poliziotti, magistrati, militari, piloti, calciatori, tutta gente che si è riciclata per lasciar spazio alle nuove donne che dovranno riequilibrare la statistica.
    E chi più ne ha più ne metta.

    Apparentemente un discorso a parte dovrebbe essere fatto per i ginecologhi e gli ospedali di maternità visto che in effetti un uomo non può capire una donna dal punto di vista ginecologico. Solo le donne dovrebbero potersi dedicare alla ginecologia mentre i dottori e gli infermieri degli ospedali di maternità dovrebbero essere solo donne. Una collaborazione metà e metà potrebbe però anche qui sortire gli effetti migliori (che fine farebbero le urologhe altrimenti?).
 
plagiatori
    Dal punto di vista meramente statistico la maggior parte dei plagiatori sono uomini ed i campi nei quali si muovono sono sostanzialmente tre: maschilismo, politica e religione.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
***
 
maschilismo
Il maschilismo serve a giustificare la violenza fisica e psichica nei confronti delle donne.
    Amore: ti amo alla follia, tu sei l'unica donna per me, non puoi dubitare del mio amore. Vedrai che al tuo compleanno ci divertiremo veramente: verranno i miei amici che ti adorano. Tutti devono sapere quanto ti amo.
    Circoscrizione: dopo il matrimonio potrai lasciare la tua famiglia e venire a vivere con me e mia madre che ti vorrà tanto bene. Comunque stiamo bene economicamente per cui puoi tranquillamente smettere di lavorare e vivere felice in casa nostra.
    Ripetizione: non vedo perché dovremmo cambiare; come abbiamo sempre fatto non ci ha mai creato problemi. Ma adesso è tardi, scusa; devo andare alla partita, lo sai.
    Sacrificio: quel vestito costa troppo, puoi ancora usare quello che hai già. Guarda me, da quanti anni non sto cambiando la macchina?
 
 
politica
   
La politica serve a giustificare la violenza fisica e psichica nei confronti degli altri uomini.
    Amore: puro e dedicato alla causa del partito fin dalla nascita. Ti aspettiamo a tutte le riunioni del partito perché abbiamo sempre bisogno di nuovi adepti per diffondere il nostro ideale politico in tutte le persone.
    Circoscrizione: il voto al tuo partito è il voto alla tua vita. Solo il partito può rassicurarti e condurti alla felicità.
    Ripetizione: ogni settimana mi devi trovare un nuovo slogan per il partito. Tutti gli slogan devono ribadire in maniera sempre diversa le stesse idee. Solo ripetendo continuamente le nostre idee alla gente possiamo convincerla stabilmente.
    Sacrificio: ci sono sempre i volantini da distribuire, ti ricordi? Perché li hai fatti stampare, altrimenti?
 
religione
    La religione serve a giustificare la violenza fisica e psichica nei confronti delle persone più suggestionabili di entrambi i sessi.
    Amore: ama il prossimo tuo come te stesso quindi amaci come noi ti amiamo e potrai guadagnarti il Paradiso. Un'elemosina sarà sempre bene accetta perché abbiamo sempre bisogno di fondi per combattere le piaghe del divorzio, dell'aborto e della fecondazione assistita.
    Circoscrizione:
caro aspirante prete, devi entrare in seminario ed abbandonare le donne perché solo così potrai trovare la via giusta per arrivare a Dio. Lo studio assiduo e costante è l'unica strada per arrivare alla felicità.
    Ripetizione: sù, ragazzino, smetti di giocare, vieni al catechismo. Dopo il rosario potrai tornare dalla tua mamma.
    Sacrificio: un sano digiuno ti renderà più forte, credimi. La Quaresima non serve a prepararti alla Santa Pasqua?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
The Descent of the Child
The Aquatic Ape Theory
Mitochondrial Eve
Great Ape Project
V-day
Sperm sociality
Suffrage
Women's Liberation Movement

Commissione per le Pari Opportunità
Donne & Futuro
50E50
Associazione Nazionale Donne Elettrici
Infibulazione
Server Donne
Unione Donne Italiane
Noi Donne
SOSdonna
Usciamo dal silenzio
Plagio penale
Tecniche di plagio